Tante sono le donne che sognano la capigliatura anni ‘60 di Brigitte Bardot, lo stile surfista di Cameron Diaz, il look di Catherine Deneuve versione “Pelle d’asino”, quello di Jennifer Aniston o di Kate Winslet. Si dice, infatti, che gli uomini preferiscano le bionde. Ma, prima di trasformare il tuo bruno misterioso in bionde spighe dorate, meglio conoscere alcuni dei buoni consigli che stiamo per darti!
Esser
e una bella bionda richiede cura e attenzione. Molta attenzione. Per questa ragione è fondamentale applicare regolarmente dell’
olio sui capelli, in particolare una ventina di minuti
prima del lavaggio per “inguainare” e chiudere le squame del
cuoio capelluto, operazione che ne preserverà la qualità e la brillantezza. Occorre inoltre fare diverse maschere alla settimana e applicare sistematicamente del balsamo dopo ogni lavaggio. Lo scopo, infatti, è evitare la secchezza dei capelli, problema frequente nelle biondine. Proprio come il famoso
effetto radice: per evitare di ritrovarti con una linea di demarcazione netta, decisamente poco elegante, è necessario fare un ritocco dalle 3 settimane a un mese e mezzo, a seconda della natura dei tuoi capelli.
Signore, signorine, prima di camminare a testa bassa dal parrucchiere per chiedergli di farvi un
biondo nordico, ponetevi alcune domande. Perché diventare bionda non è una trasformazione priva di significato e induce un cambiamento che, per quanto piccolo, è
psicologico. Una volta schiariti, i capelli condizioneranno il tuo aspetto, che non avrà più lo stesso impatto sull’esterno. Noterai che le persone ti guardano di più, ti trovano improvvisamente più
sexy, per non parlare dei cliché, che non ti risparmieranno.
Poi, è anche una questione di budget. Proprio perché non è possibile operare questa
trasformazione a casa (a meno di non rovinare la tua chioma preziosa e somigliare a una balla di paglia), devi recarti in un salone specializzato… Calcola che la spesa può aggirarsi intorno a un centinaio di Euro. E se dopo attenta valutazione decidi di unirti alla schiera delle
teste dorate, ti indichiamo la strada da seguire, diretta dal talento di Tom Marcireau, responsabile
acconciature dell’
Istituto di bellezza Carita di Parigi.
Per prima cosa, si tratta di stabilire una diagnosi. Diventare bionda senza danneggiare (troppo) il cuoio capelluto richiederà più tempo a seconda del tuo
colore naturale di capelli (bruno, castano scuro, castano, castano chiaro, biondo scuro). Tieni presente che più i capelli sono scuri, più l’operazione risulterà delicata. Obiettivamente, è opportuno spiegare con precisione al parrucchiere il risultato che desideri ottenere, comunicandogli tutto quel che ti passa per la testa. Infatti, è importantissimo dire tutto al tuo parrucchiere, che deve sapere ogni cosa dei tuoi capelli e della loro storia: colore, mèches, colpi di sole, hennè… Devi comunicargli anche le cose apparentemente più insignificanti che hai fatto più di 6 mesi prima, perché il biondo che si ottiene varia a seconda di alcuni parametri.
In seguito, non devi far altro che ascoltare i consigli del professionista e affidarti alla sua esperienza: esistono, infatti, diversi tipi di biondo che non si addicono a tutte. Nella valutazione, il parrucchiere deve anche tenere conto della tua carnagione e del tuo colore naturale di
capelli. In generale, la natura non sbaglia, dal momento che un
biondo bianco non si addice a una donna con una carnagione molto scura.
Al termine di questa prima fase, è bene che la
decolorazione dei capelli avvenga a più riprese per evitare di danneggiarli, mantenendo quindi un
capello sano. Inoltre, si procede spesso con colpi di sole (due o tre, in particolare per i
capelli lunghi, ovvero quando la lunghezza arriva sotto la mascella) e con una finizione di colore o di olio. Distribuire le sedute nell’arco di più settimane permette di abituarti meglio alla tua nuova chioma, ma anche di
lavorare il biondo, mettendolo in risalto. Un
biondo con contrasti è più bello di una tinta uniforme, che tende a sbattere il viso. E, piccola precisione, inutile colorarti le sopracciglia perché rischi di spegnere lo sguardo.